È stata sicuramente la più grande attrice della sua generazione. Una generazione fatta di sogni, di grande voglia di apprendere i segreti dai grandi attori, fatta di studio e tanto impegno. Tanto lavoro e poca improvvisazione. Una generazione che amava e faceva cultura col grande cinema e il teatro con la T maiuscola. Ha avuto, a Teatro grandissimi maestri come Dario Fo, Luca Ronconi,Streheler,
Luchino Visconti, e nel cinema ha lavorato con Petri,Brusati, Monicelli, De Sica, Vancini, Salce, Steno e soprattutto con Lina Wertmuller che l’ha consacrata definitivamente come una delle più grandi attrici della storia del nostro cinema. Dotata di molto carisma, ha spaziato in tutti i campi dello spettacolo, e in tutti ha lasciato il segno. In Teatro ha interpretato i più grandi ruoli per un’attrice. Da Caterina, Bisbetica Domata a Fedra, da Madre Coraggio a Virginia Woolf, da Elettra a Medea. Ha lavorato con Giorgio Gaber,in Il Caso di Alessandro e Maria e con Garinei e Giovannini in Alleluja Brava Gente insieme a Renato Rascel e Gigi Proietti che ho visto nel 1972. Ha lavorato anche in America, purtroppo in un brutto film nel 1971, si intitolava So Fine, in italiano Jeans dagli occhi rosa, brutto anche il titolo, con Ryan O’Neal. Nel 1987 il famoso regista Herbert Ross, tra i suoi film Provaci ancora Sam, Due vite una Svolta, Footloose, Fiori D’acciaio, la dirige in Giselle, un film girato al Teatro Petruzzelli di Bari. Era la Contessa, amante della Star della compagnia di balletto interpretato da Michail Barysnikov.
I ruoli che le hanno dato il grande successo sono certamente quelli dei film di Lina Wertmuller in coppia con Giancarlo Giannini, una coppia straordinaria, unica. La “sciura” milanese ricca e stronza di Travolti da un insolito destino, che naufraga insieme a Gennarino Carunchio, è sicuramente il ruolo che l’ha fatta amare di più dal pubblico, ma ci sono tanti altri film che hanno avuto meno successo, dove è ancora più brava. Un film che amo molto è Dimenticare Venezia di Franco Brusati che ha interpretato nel 1979 con Eleonora Giorgi e Erland Josephson grande protagonista di tanti film di Ingmar Bergman. Due anni prima con Ugo Tognazzi, diretta da Luigi Comencini gira Il Gatto, dove interpreta una sorella zitella che partendo dalla morte di un gatto scopre altre cose. Sempre Comencini, nel 1976, la dirige in una amara commedia che le fruttera’ Nastro D’argento e David di Donatello. Con Nino Manfredi lavora in due film, Per Grazia Ricevuta film pluripremiato, e Lo Chiameremo Andrea diretti da De Sica. Insomma una carriera straordinaria che andrebbe fatta conoscere e divulgare soprattutto alle nuove generazioni.