Dopo Imma Tataranni, Lolita Lobosco, arriva, non una, ma tre nuove investigatrici. Sono Iole, la nonna, Libera la figlia, e Vittoria, la nipote, l’unica autorizzata ad indagare. Siamo a Milano. In un ex casello ferroviario vive Libera, ex proprietaria di una libreria, e oggi creatrice di Bouquet da sposa. È vedova, il marito poliziotto è morto ucciso, vive con la figlia Vittoria che lavora nella stessa questura dove lavorava il padre. Nel vecchio casello, vive, quando non è in giro per il mondo, Iole, nonna non ancora settantenne, amante della bella vita, in ogni aspetto. Nel primo libro, La Sposa Scomparsa, l’autrice, anche giornalista televisiva, Rosa Teruzzi, ci presenta i personaggi, che nonostante non hanno alcuna autorizzazione, tolta evidentemente Vittoria, indagano sulla scomparsa di una giovane donna, avvenuta 26 anni prima. Ovviamente ci sono altri personaggi che troveremo egli altri libri. In totale, per il momento, sono cinque. Gli altri sono La Fioraia del Giambellino, Non si uccide per Amore, Ultimo Tango all’Ortica, La Memoria del Lago. Non è la prima volta che i familiari di un poliziotto o carabiniere si occupano e aiutano a risolvore i casi al posto del parente abilitato. Ricordiamo il grande Nino Manfredi, in Linda e il Brigadiere, dove interpretava il padre della carabiniera Claudia Koll. Oppure Valeria Valeri che era la zia dell’ispettrice Lara Rubino, interpretata da Roberta Giarrusso nella serie Il Commissario Manara interpretato da Giulio Caprino. La figura della nonna Iole è strepitosa, preferisce compagnie maschili più giovani e fuma sigarette che lei dice sono indiane. Libera la madre è una sorta di Jessica Rabbit, che grazie ad un articolo sul Corriere della Sera, dove una nota conduttrice, loda i suoi bouquet da sposa, diventa molto ricercata. È combattuta tra due uomini. Come andrà a finire? Lo scopriremo leggendo. Mi auguro che qualcuno in RAI scopra questi libri. Sarebbe una bella serie.Â