L’altopiano della Sila, ritorna sul Red Carpet di Venezia.Dopo PADRENOSTRO, un film abbastanza mediocre, nonostante la Coppa Volpi come miglior Attore maschile a Pierfrancesco Favino. Dopo una lunga gestazione durata 4 anni finalmente vede la luce Freaks Out il film di Gabriele Mainetti il pluripremiato regista di Lo Chiamavano Jeag Robot, che vede protagonista anche la Sila. La lavorazione del film inizia nel 2018, e ricordo le notizie che arrivavano dal set Calabrese, sopratutto perché, le scene erano girate di notte. Ma aldilà di questo, la cosa che mi fa molto piacere, è che, finalmente, non è un film dove si vede la solita Calabria, vista sia in PADRENOSTRO, che in ANIME NERE, che proprio alla Mostra del Cinema di Venezia ebbe una sorprendente accoglienza, con quasi 20 minuti di applausi.
La scelta del regista, sicuramente è uno stata dettata dal fatto che ancora in Sila abbiamo, funzionante, un famoso trenino che ancora va a vapore, e che permette un fantastico viaggio tra alberi secolari e paesaggi mozzafiato. Il film è stato già presentato, ma solo per gli addetti ai lavori, a Sorrento, alle Giornate Professionali del Cinema, dove vengono presentati in anteprima i film, ai gestori dei cinema. L’uscita era prevista nel 2020, ma la pandemia ha fermato tutto. Tra gli interpreti Claudio Santamaria, che Pietro Castellitto, e Giorgio Tirabassi. Della storia, sappiamo molto poco. Siamo a Roma nel 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. Israel è il proprietario di un circo che cerca di scappare oltreoceano. Ma all’improvviso scompare. Tocca a Mario, Cencio, Matilde e Fulvio, i quattro Freak del Circo, andare alla sua ricerca, inseguiti dai nazisti. È un ambizioso progetto costato 12 milioni di euro, che dopo la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia, il 18 ottobre uscirà nelle sale cinematografiche, e sulla piattaforma NETFLIX. Per il momento le uniche immagini sono quelli del trailer, e promettono tantissimo. Immagini poetiche e oniriche che non vedo l’ora di vederle in tutto il loro splendore su un grande schermo. Il mio Il film è prodotto anche con i contributi della Calabria Film Commission, per la prima volta, aggiungo io, i soldi sono ben spesi.