Nel 1987 i Fratelli Taviani dirigono il film Good Morning Babilonia. C’entra poco con la storia degli Oscar Italiani, ma il loro film parla delle maestranze italiane che hanno dato lustro al cinema di Hollywood. Infatti è la storia di Nicola e Andrea Bonanno, due fratelli toscani figli di un abilissimo artigiano del legno, che nel 1911 lasciano il loro paesello ed emigrano in America in cerca di fortuna. Essendo, anche loro molto bravi come falegnami, trovano lavoro nel Padiglione Italiano alla Esposizione Universale di San Francisco. Oltre alla grande abilità , sono giovani e sfrontati, e questo li porta a conoscere il grande regista David Griffith che gli affida la costruzione delle scenografie del suo film Intolerance. Vera o inventata dai Fratelli Taviani, la storia dimostra l’importanza della grande creatività italiana. L’Italia oltre a grandi costumisti e scenografi, ha dato al cinema mondiale grandi direttori della fotografia e grandi montatori. Molti di questi preziosi artigiani hanno dato un apporto fondamentale a moltissimi grandi film. Vittorio Storaro è sicuramente uno dei più grandi direttori della fotografia. Negli anni 80 per ben tre volte ha alzato il braccio con la famosa statuetta, vinta con capolavori come Apocalypse Now nel 1980, Reds nel 1982, il film di Warren Beatty vincitore anche come Miglior Regista. Quello del 1988 è sicuramente il più importante, perché il film è, anche se in piccola parte, è un film italiano L’Ultimo Imperatore.
Il montaggio è sicuramente uno degli aspetti più importante, se non il più importante. Come sappiamo, le scene dei film vengono girate non in sequenza, ecco perché il montaggio è fondamentale. Il montaggio da il giusto ritmo al film, lega sequenze ed emozioni, ci inchioda alla poltrona. L’Italia anche in questo settore ha il suo campione, è Pietro Scalia, siciliano nato a Catania che è il più grande collaboratore di Ridley Scott. Ha lavorato con i più grandi registi del mondo, e due volte anche con il nostro Bertolucci. Con JFK di Oliver Stone nel 1992 ha vinto il suo primo Oscar, il secondo è stato col film di Ridley Scott Black Hawk Down.
Ci sono due Registi Italiani che fanno parte della storia del cinema, Lina Wertmuller e Bernardo Bertolucci. La Wertmuller è la prima regista donna ad avere la Nomination agli Oscar, fino al 1977 non era mai successo, e in più vanta il più grande numero di candidature, ben quattro compresa quella di Giancarlo Giannini miglior Attore Protagonista. In 92 anni solo 5 donne sono state candidate. Dopo la Wertmuller c’è stata Jane Campione nel 1994 per Lezioni di Piano, nel 2004 Sofia Coppola per Lost in Traslation. Nel 2010 avviene il miracolo, Kathrin Bigelow conquista l’Oscar per The Hurt Locker un brutto film di guerra che non ha avuto alcun successo. Nel 2917 viene candidata Greta Gerwag per Lady Bird. Ma se in 92 anni le registe sono state 5, nell’edizione 2021 ci sono due donne candidate, Regina King regista di Quella notte a Miami, e Chloe Zhao per Nomadland.
Bernardo Bertolucci è stato sicuramente il più internazionale dei registi italiani firmando film capolavoro come Novecento, L’ultimo Tango a Parigi, Piccolo Buddha, e L’ultimo Imperatore che ha conquistato ben 9 statuette nel 1988. Un record per un film non americano. Il prossimo 25 aprile ci sarà l’edizione numero 93, e ci sono alcune candidature per il nostro cinema. Laura Pausini che ha già vinto il Golden Globe concorre come Miglior Canzone per il film La Vita davanti a Se, e due candidature per il Pinocchio di Matteo Garrone, Miglio Trucco e Migliori Costumi. In bocca al lupo.